Buglossa, nome popolare di questa parente della borragine, viene dal greco e significa lingua di bue, detta così per via di quelle sue foglie lunghe e villose. Sono stati i suoi piccoli fiori, di un bel viola intenso, a farle meritare il nome scientifico di Anchusa officinalis L. perchè anticamente fornivano un colorante per belletti, e in greco ankousa significa belletto.
Ma una officinalis è sempre una pianta con nobili intenti curativi, peccato non poterla raccogliere in città dove in questo periodo fiorisce dappertutto! Foglie e fiori sono emollienti, diuretici e calmanti della tosse, nonchè ottimi per le cure primaverili che danno una bella spolverata alla tossine che accumuliamo in inverno.
Possiamo però incontrarla sotto casa, imparare a riconoscerla e a chiamarla per nome, ricordando che è anche un’ottima mellifera e aiuta la sopravvivenza delle api, perfino quando cresce vicino alle auto in sosta.
