Ci siamo, la primavera bussa a tutte le porte e fiorisce ovunque, come può. Anche in città possiamo approfittare di questa stagione per imparare a riconoscere le piante officinali, aggiungendo consapevolezza sulla via per il nostro benessere. Ieri mattina, a ridosso di un muretto che costeggia un marciapiede, una gloriosa borragine faceva bella mostra di sè. Meritava di essere fotografata e di avere una sua storia su questo sito.
Borago officinalis L. è dichiaratamente una…officinale, ma non la troverete in erboristeria come pianta da tisana perchè foglie e fiori sono efficaci solo freschi, risulta più facile dunque l’uso dell’olio dei suoi semi, ricco di acidi polinsaturi, con proprietà antiinfiammatorie, riequilibranti del sistema ormonale femminile e protettive del sistema cardiovascolare.
Trovo che sia troppo trascurato l’effetto salutare della sola presenza di un vegetale, per chi ha occhi che sanno vedere una borragine fiorita è un inno alla bellezza che fa bene al cuore. Sarà una coincidenza, ma la pianta ha per secoli avuto fama di allontanare malinconia e tristezza. Scrive Apuleio “dice la borragine: induco le gioie del cuore” e Plinio ribadisce “un decotto di borragine allontana la tristezza e dà gioia di vivere”
