Passeggiata domenicale alla Cervelletta, uno dei punti di ingresso alla Riserva Naturale della Valle dell’Aniene, un’area verde scapigliata che non ti aspetti. Spero di fotografare qualche fioritura nell’area umida, visto che i narcisi nei mie vasi sono fioriti, ma niente. Sto per rassegnarmi quando scovo per caso un unico splendente Favagello, in anticipo su tutti, come è nella sua natura.

Qui è solo soletto ma è capace di tappezzare vaste aree con un effetto scenografico, il suo nome scentifico è Ranunculus ficaria L.
Ranunculus è un termine latino derivato dal greco batràchion, che significa piccola rana. Attribuito in origine al ranuncolo acquatico, che condivide l’habitat delle rane, è stato poi esteso a tutta la famiglia delle ranuncolacee.
Tutti i ranuncoli per noi sono tossici, il Favagello lo è in misura minore, tanto che un tempo venivano consumate le giovani foglie, ma non è un erba per tisane.
Il suo infuso invece, esclusivamente per uso esterno, ha riconosciute proprietà decongestionanti e sfiammanti in caso di ragadi ed emorroidi.