Il Centocchio

La stellaria spontanea cresciuta in un vaso

Stellaria media

Non appena la luce del sole ricomincia a crescere la Stellaria contende lo spazio nei miei vasi al ciombolino e, non di rado, lo sovrasta, sommergendolo con infinite foglioline ovali punteggiate dal bianco dei minuscoli fiori, piccole stelle nel verde. Ma anche occhietti che ci osservano, dunque centocchio, oppure panico, miglio, beccagallina, erba oselina, morso di gallina: tutti nomi popolari nati dall’apprezzamento dei volatili di bassa corte per i semi e le foglie della Stellaria e dall’antico uso dei soli semi come mangime per uccelli in gabbia. I piccoli fiori si chiudono al calar del sole o se minaccia pioggia e tutta la pianta è molto vitale, difatti viene anche detta erba inverno, poichè resiste senza timore ai bruschi cambi di temperatura del passaggio di stagione verso la primavera. Nella tradizione culinaria europea è considerata una pianta commestibile gustosa, sia cruda (le sommità in insalata mescolate ad altre specie) che cotta, come gli spinaci, per insaporire ripieni, zuppe e frittate. L’alto contenuto di saponine ne consiglia però un uso moderato.

Facile da incontrare allo stato selvatico, anche in città, è quasi sconosciuta come pianta curativa e non risultano notizie del suo utilizzo nell’antichità. Dobbiamo arrivare agli inizi del XIX secolo per leggere quello che ne scriveva il famoso fitoterapista bavarese Kneipp: Questa erba si può ben chiamarla un’erba dei polmoni nel vero senso della parola, perchè agisce come disciogliente ed eliminante della mucillagine e rende buoni servigi anche negli sputi sanguigni, come pure nelle emorroidi (essendo anche astringente) e negl’ingorghi delle reni e della vescica. Con questa erba si prepara un the, di cui si prende due volte al giorno una piccola tazza, o, ancor meglio una tazza in cinque o sei porzioni. Kneipp nel suo Codicillo al mio testamento per sani ed ammalati prosegue enumerando tutte le altre possibilità di utilizzo della Stellaria: dal succo cotto nel miele alle applicazioni sulla pelle del decotto in caso di eritemi, lesioni, orticaria, eczema, foruncoli e pustole, fino ai benefici del succo per le infiammazioni degli occhi.

Post Pubblicato il: 25 Marzo 2024