Ho scoperto la valle dell’Epilobio cercando l’ Iperico. Era agosto e mi trovavo in Abruzzo, a circa 1600 mt di altitudine e 10 minuti a piedi da Passo Godi, valico incantevole a pochi kilometri da Scanno, sulla sr Sannite. Lì è possibile incontrare l’Iperico in piena e luminosa fioritura anche nella tarda estate. Ma non trovandolo nelle solite macchie a bordo della strada mi sono spinta un po’ più avanti, fin dove su un lato si apre una valle attraversata da un torrente dal nome curioso, il Profulo. Così ho avvistato un’ immensa fioritura di Epilobio, larga e compatta, composta da piante alte almeno un metro e mezzo che sembravano marciare verso chissà dove, muovendosi al ritmo delle folate di vento che le attraversava, creando uno spettacolo unico. Lo sguardo non riusciva a vedere dove terminasse questo fiume di epilobi e sono rimasta inchiodata lì a lungo, piena di ammirazione. Poi mi sono avvicinata per osservare meglio, non sono un botanico, ma direi che l’ Epilobium hirsutum L. o Epilobio maggiore ha colonizzato tutta la valle del Profulo. Si tratta del fratello maggiore di Epilobium parviflorum Schreb, che ha invece dimensioni modeste e fiore poco appariscente, ma vanta riconosciute proprietà benefiche nei confronti dei problemi legati all’infiammazione della prostata e delle vie urinarie.
Escursione facilissima, consigliata a chi vuole sperimentare i benefici effetti sulla nostra salute della visione di una fioritura spettacolare, un vero show della natura!



