

La grotta di Tiberio è un luogo magico che incontri passeggiando lungo la spiaggia di Sperlonga, la stessa dove passeggiava, sfuggendo alla frenesia di Roma, l’Imperatore. Anche a me piace passeggiare in riva al mare e osservare la vegetazione costiera, ma in questo luogo mi colpisce l’idea che, molto probabilmente, le piante che si possono incontrare sono le discendenti di quelle che incontrava Tiberio. Mi piace pensare che l’odorosa camomilla di mare, che ho fotografato proprio nei pressi della grotta, abbia sfidato l’aridità, i venti, l’instabilità del terreno sabbioso per secoli, continuando a generare frutti e semi e a riprodursi per arrivare riempire anche il mio sguardo di meraviglia. Le proprietà curative dell’Anthemis maritima, si sovrappongono a quelle della tradizionale Matricaria chamomilla : rimedio antinfiammatorio e antispastico, calmante di dolori nevralgici e leggero sedativo, contrasta la dismenorrea e facilita i processi digestivi. La camomilla di mare veniva coltivata nella villa dell’Imperatore Tiberio? E forse con i suoi fiori si preparavano gradevoli tisane? Sicuramente è stato bello incontrarla.